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Gestione dello stress e dell’ansia durante la gravidanza

Ansia e stress durante la gravidanza possono avere effetti negativi sulla madre e sul bambino. Queste sensazioni possono essere affrontate con diverse strategie, ma a volte diventa necessario rivolgersi a un professionista della salute mentale.

La gravidanza è un momento straordinario nella vita di una donna, caratterizzato da una serie di importanti cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi. Durante questo periodo, è normale sperimentare un mix di emozioni, che vanno dall’entusiasmo alla paura, passando per gioia, incertezza, serenità e preoccupazione. Tuttavia, è fondamentale tenere sotto controllo i livelli di ansia e stress, poiché questi hanno effetti diretti sul benessere della madre e del bambino. Identificare le origini di queste emozioni e riconoscere gli effetti che hanno sul corpo e sulla mente della donna permette di affrontare la gravidanza con maggiore tranquillità e contribuisce a creare un ambiente positivo e sicuro per il bambino in arrivo.

Ansia in gravidanza: è normale?

Molte donne sperimentano stress e ansia durante la gravidanza. La prevalenza esatta varia a seconda degli studi e dei contesti culturali, tuttavia diverse ricerche condotte a livello locale mostrano risultati simili. L’articolo “Prevalence of antenatal and postnatal anxiety: Systematic review and meta-analysis” pubblicato su The British Journal of Psychiatry ha considerato 23.468 abstract, 783 articoli e 102 studi per un campione totale di 221.974 donne da 34 Paesi diversi. La prevalenza di sintomatologia ansiosa era del 18,2% nel primo trimestre, del 19,1% nel secondo e del 24,6% nel terzo. Per il 15,2% delle donne i sintomi erano abbastanza gravi da portare a una diagnosi di un disturbo di ansia. Post-partum, la percentuale di donne con sintomi ansiosi scende al 15%.

L’ansia e lo stress durante la gravidanza possono derivare da diverse preoccupazioni. Una delle più comuni riguarda il benessere e lo sviluppo del bambino, in particolare la possibilità che possa avere problemi di salute o che la gravidanza sia una gravidanza a rischio. Queste preoccupazioni possono essere intensificate da informazioni contrastanti o confusionarie, dal rischio di problemi di salute o complicazioni in gravidanze precedenti, o anche semplicemente dall’incertezza che accompagna una nuova fase della vita.

I cambiamenti fisici sono spesso un’altra grande fonte di preoccupazione. Il peso che aumenta, i cambiamenti ormonali e le modifiche al corpo possono influire sull’autostima e sul benessere emotivo. Alcune donne potrebbero anche avere paura di non tornare alla forma fisica precedente alla gravidanza o di essere giudicate per questo, o potrebbero non accettare la comparsa di smagliature, vene varicose o problemi alla pelle.

In alcuni casi, anche le spese legate al periodo della gravidanza possono generare stress e ansia. L’assistenza sanitaria, la pianificazione del congedo di maternità e l’acquisto di articoli per neonati possono essere costosi. Le donne che lavorano possono temere di perdere il lavoro o di essere discriminate sulla base della gravidanza. Queste preoccupazioni possono diventare particolarmente acute per le donne a basso reddito o senza un’assicurazione sanitaria adeguata.

In ultimo, avere una rete sociale consolidata e presente è importante per il benessere emotivo e psicologico della donna. Quando è limitata o totalmente assente è possibile sperimentare ansia, stress e una sensazione di isolamento.

Effetti a breve e lungo termine di ansia e stress

Le preoccupazioni delle donne in gravidanza non sono solo una questione di stress emotivo; possono anche avere conseguenze negative sulla salute sia della madre che del bambino non ancora nato.

Ad esempio, un paper di NCT UK titolato “The impact of stress during pregnancy” raccoglie i risultati di diverse pubblicazioni ed esplora gli effetti a breve e lungo termine di alti livelli di ansia e stress in gravidanza, in particolare quelli sul bambino. Alcuni sono evidenti: forme di stress critiche per la madre – come la morte di un figlio precedente – sono state associate a un maggiore rischio di malformazioni congenite, mentre forme più leggere – ma pur sempre severe – sono associate a nascituri piccoli per età gestazionale.

Oltre agli effetti chiaramente visibili alla nascita, lo stress durante la gravidanza può anche portare conseguenze sul lungo periodo. Lo stesso paper pubblicato da NCT UK ha sottolineato come neonati e bambini possano mostrare un temperamento difficile, disturbi del sonno, attività cerebrale sotto la media e paure immotivate. Dai 3 ai 16 anni questi bambini hanno il doppio del rischio di sviluppare disturbi di tipo emotivo, soprattutto ansia, depressione, sintomi di ADHD e disturbi del comportamento. Alcuni studi hanno anche mostrato una riduzione nelle capacità cognitive.

Non solo il bambino, anche la madre può subire gli effetti dello stress e dell’ansia durante la gravidanza. La salute mentale può essere compromessa, con la possibilità di sviluppare disturbi dell’umore come depressione prenatale e ansia generalizzata. Questi disturbi possono avere un impatto sulla capacità della madre di prendersi cura del bambino e di godere della maternità.

Lo stress e l’ansia possono anche influire sulla capacità della madre di stabilire un legame emotivo con il bambino, con conseguenze sulla relazione a lungo termine.

In ultimo, lo stress cronico può aumentare il rischio di complicazioni per la madre durante la gravidanza. Ipertensione, preeclampsia e diabete gestazionale sono solo alcune delle possibili complicazioni che possono derivare da alti livelli di stress.

Come chiedere aiuto e supporto

È importante che le donne in gravidanza cerchino di affrontare le proprie preoccupazioni e ridurre i livelli di stress il più possibile. Oltre a mantenere uno stile di vita sano e sottoporsi a visite prenatali regolari, le donne possono adottare alcune strategie utili come la pratica di esercizio fisico regolare, tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione, o partecipare a gruppi di supporto con altre donne in gravidanza o genitori.

Questi gruppi in particolare possono fornire un ambiente accogliente dove le donne possono condividere le proprie preoccupazioni e ricevere sostegno da altre donne che si trovano nella stessa situazione. Anche dopo la nascita del bambino, esistono gruppi di supporto per neo-mamme che possono essere di grande aiuto per affrontare le nuove sfide e le difficoltà che possono sorgere con l’arrivo di un neonato in famiglia.

Inoltre, le donne in gravidanza possono prendersi del tempo per conoscere e prepararsi ai cambiamenti che avverranno durante la gestazione, come la gestione delle proprie emozioni e la preparazione per il parto. Anche trovare dei compromessi con il proprio posto di lavoro può aiutare a ridurre lo stress e garantire una gravidanza più serena.

Tuttavia, è fondamentale riconoscere che non sempre è facile – o possibile – gestire autonomamente ansia e stress durante la gestazione. In alcuni casi queste sensazioni possono diventare opprimenti e minare alla salute mentale e fisica della madre e del bambino. Quando necessario è dunque importante che le donne in gravidanza si rivolgano a strutture di supporto specializzate, come centri di consulenza psicologica o cliniche specializzate nel supporto alle donne in gravidanza.

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