Hai delle domande?
Ecco le nostre risposte!

Le domande delle aziende

Le casse, al pari delle mutue, hanno uno scopo sociale e il loro utilizzo è incentivato dallo stato, i loro benefici sono leggermente più complessi rispetto ad una mutua e si rivolgono sia al lavoratore che all’azienda.

Per il lavoratore, il programma di rimborso spese mediche, non costituisce reddito da lavoro, quindi non vi sono trattenute IRPEF o INPS per gli importi pagati dall’azienda alla cassa. 

Analogamente per l’azienda, il beneficio principale consiste nell’abbattimento dei costi previdenziali. Poiché il programma di rimborso spese mediche per i dipendenti, non costituisce reddito da lavoro, l’azienda non deve pagare i contributi ordinari (pari a circa il 30%), ma pagherà soltanto il Contributo di Solidarietà del  10%.

Questi benefici sono limitati ad un tetto massimo di 3.615,20€ l’anno per ciascun dipendente.

Dipende da cosa intendiamo. Se vuoi capire come trattare la soglia massima entro cui l’importo corrisposto non costituisca reddito da lavoro allora no, il pagamento delle coperture sanitarie non rientra nei fringe benefit. Ci sono due limiti separati:
 
  • per le coperture sanitarie assistenziali tramite cassa di assistenza vale quanto scritto nell’art. 10, comma 1, del TUIR, che prevede, alla lettera e-ter), tra gli oneri deducibili dal reddito complessivo, i contributi versati, fino ad un massimo di euro 3.615,20, ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale istituiti o adeguati ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. (fonte)
  • per i fringe benefits invece vale la circolare numero 23 del 1° agosto 2023 dell’Agenzia delle Entrate e abbiamo due limiti diversi: 258,23 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti; 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico. (fonte)
Se invece intendiamo il meccanismo che viene applicato, è lo stesso per entrambi, né fringe benefits né contributi verso enti assistenziali come la Cassa BiSalus costituiscono reddito da lavoro, quindi non vengono pagati inps, irpef e tfr.
 
Rientra per forza per legge o sono io che decido se farlo rientrare o no?
 
Rientra per forza per legge in quanto il contributo assistenziale è stato erogato verso i dipendenti in funzione di un regolamento aziendale e tramite cassa di assistenza (iscritta all’anagrafe dei fondi sanitari). Tuttavia se avessi deciso di non fare il regolamento o se avessi deciso di tutelare la salute dei tuoi dipendenti comprando direttamente un’assicurazione (e non una prestazione sanitaria) allora quel costo non sarebbe rientrato tra i benefici fiscali.

L’assicurazione salute All Well ha tre tipi principali di coperture suddivise in dieci prodotti con massimali e garanzie flessibili in base al tipo di offerta: Base (liv.1, liv.2, liv.3), Pro (liv.1, liv.2, liv.3 completa o integrativa, liv.4 completa o integrativa), Executive. Ognuna di queste copre le tre principali categorie generalmente coperte da un’assicurazione rimborso spese mediche tra cui:

  • le spese mediche ospedaliere, come ad esempio i ricoveri in caso di infortunio o malattia
  • la cura e prevenzione dentale, come ad esempio visite di controllo annuali, interventi per ortodonzia o per cure dentali
  • le spese mediche extra-ospedaliere, come ad esempio una visita ambulatoriale, un esame del sangue, le cure oncologiche ma anche le cure fisioterapiche di riabilitazione

Con All Well la gestione della polizza salute dei tuoi dipendenti diventa digitale. Niente più processi manuali per includere, escludere assicurati o raccogliere i dati dei dipendenti. All Well rende il processo facile e veloce. La prestazione sanitaria con All Well e la nostra cassa di assistenza rientra nei benefit aziendali che non costituiscono reddito da lavoro con importanti benefici fiscali e contributivi.

All Well prevede un accordo di segnalazione per intermediari assicurativi e partner distributivi cui vengono riconosciute commissioni competitive senza aggiungere per te alcun carico amministrativo nella gestione della polizza. Ci pensiamo noi. 

1. Per stipulare l’assicurazione sanitaria All Well è necessario assicurare categorie omogenee di dipendenti e amministratori, per questo motivo è necessario come prima cosa definire un regolamento aziendale che lo garantisca:

    • Per i dipendenti serve che il regolamento sia approvato dal Consiglio di Amministrazione
    • Per gli amministratori serve un regolamento amministratori approvato dall’assemblea soci

2. Registra la tua azienda e i dipendenti da assicurare al portale All Well:

    • Step 1 – Registrati e assegna il piano di copertura a ogni categoria di dipendenti 
    • Step 2 – Carica nome, cognome e mail dei dipendenti
    • Step 3 – Invia le mail ai dipendenti tramite il portale per la raccolta dei dati personali e l’adesione alla Cassa BiSalus e attendi che tutti abbiano completato il processo (tramite firma semplice via OTP)
    • Step 4 – Firma da parte dell’azienda la scheda di adesione alla Cassa BiSalus e il contratto di prestazione di servizi sanitari tra Azienda e Cassa (tramite firma semplice via OTP)
    • Step 5 – Effettua il bonifico per l’importo richiesto verso la Cassa di Assistenza BiSalus per rendere effettiva la copertura
    • Step 6 –  Accedi alla Dashbord aziendale per gestire l’’assicurazione

3. I tuoi dipendenti riceveranno le credenziali all’applicazione di MyAssistance e il manuale di utilizzo dell’App.

Un nostro consulente sarà sempre con te per seguirti nell’attivazione. Non abbiamo periodi di attesa: la tua azienda è coperta dalla data di inizio del contratto.

Tutte le procedure amministrative vengono eseguite online, dalla tua dashboard in tutto in modo semplice. All Well azzera i tempi morti e le attività gestionali a tuo carico. Tramite la nostra piattaforma digitale non dovrai più occuparti della raccolta dati dei tuoi collaboratori, delle firme dei contratti e delle appendici di inclusione e esclusione in corso d’anno.

Ti accompagniamo dalla A alla Z. Un nostro consulente ti supporterà nel passaggio ad All Well: segnalaci il tuo ex assicuratore e noi gli invieremo una lettera di disdetta a tuo nome, oltre supportarti nell’attivazione del nostro servizio.

La copertura può agire sia a rimborso (regime rimborsuale) che tramite prenotazione diretta con le nostre strutture convenzionate (regime diretto), in questo ultimo caso non c’è anticipazione da parte del dipendente. Abbiamo 5000 strutture convenzionate tramite il nostro partner MyAssistance, puoi trovare la lista a questo link sul nostro sito.

Dal momento in cui decidi che vuoi attivare il pacchetto c’è un processo da seguire, che in totale può durare dai 2 giorni alle 2 settimane massimo, in funzione di quanto ci mettono i tuoi colleghi a compilare tutti il nostro modulo online (che verrà inviato via mail) e in funzione di quanto ci impiega la contabilità a effettuare il bonifico per la messa in copertura. 

Per i nuovi ingressi è tutto molto semplice, si segue la stessa procedura online che si esegue durante l’onboarding. Generalemnte le tempistiche sono di 2-3 giorni dal momento in cui ci vengono comunicati nome, cognome e email dei nuovi ingressi.

  • Appuntamento fissato -> se hai già una prenotazione effettuata indipendentemente (e non tramite l’applicazione) direttamente con la struttura scelta, per evitare di pagare in anticipo e dover chiedere il rimborso, puoi richiedere l’autorizzazione alla prestazione in regime diretto. Dovrai indicare la data e l’ora dell’appuntamento fissato, oltre al medico con cui hai concordato l’appuntamento.
  • Appuntamento da fissare -> se non hai ancora effettuato la prenotazione della prestazione, allora MyAssistance ti può supportare nell’organizzazione. Carica la prescrizione medica in tuo possesso, descrivi brevemente la diagnosi, indica il tipo di struttura, scrivi le tue disponibilità ed indica il medico della struttura con cui intendi effettuare la prestazione se hai già un nominativo. MyAssistance ti supporterà nell’intero processo.

Sì, per avere il rimborso di una visita specialistica è necessario caricare a sistema: la fattura (o la ricevuta o notula di spesa della visita), la prescrizione (o certificato o referto) compilata dal medico di base o dallo specialista con indicata la patologia (accertata o sospetta).

Sì assolutamente, inoltre se non dovessero bastare i 90 giorni si può utilizzare la garanzia specifica “trattamenti fisioterapici e riabilitativi da infortunio”.

Non c’è una garanzia specifica sulla prevenzione, ma è possibile far passare la richiesta delle analisi di prevenzione eventuali dal medico di base, così da avere la sua prescrizione e quindi rientrare nella garanzia visite specialistiche.

Il nostro customer care è sempre a tua disposizione per dubbi sulla nostra piattaforma, tecnologia e polizze. Siamo sempre a disposizione telefonicamente o via mail per risolvere ogni tuo dubbio. Rispondiamo entro un giorno lavorativo. Visita la pagina contattaci.

Capire l'assicurazione

L’assicurazione è un accordo tra due parti: il contraente (il cliente, tu) e l’assicuratore (la compagnia di assicurazione). L’accordo tra le parti è un contratto e viene anche chiamato nel contesto assicurativo: polizzaLa polizza, detta anche contratto di assicurazione, è l’accordo tra il contraente e la compagnia di assicurazione per il trasferimento del rischio. L’accordo viene fatto per prevenire le conseguenze di possibili eventi negativi: si dice che l’assicurazione copre un rischio.

Quali sono le principali informazioni contenute in una polizza?

Le informazioni base della polizza sono: il premio, cioè quanto costa, le garanzie, cioè cosa copre, quindi cosa è incluso e cosa è escluso. Le garanzie a loro volta hanno alcune informazioni base che vanno a definire i limiti. Le principali informazioni relative alle garanzie sono: i massimali, i sub-massimali, le franchigie, le percentuali di scoperto e le carenze.

Successivamente al pagamento del premio, ossia il prezzo dell’assicurazione, l’Assicuratore si impegna a risarcire l’assicurato al verificarsi degli eventi negativi previsti dall’assicurazione, chiamati “sinistri”.

Il massimale viene definito come la somma assicurata, ovvero il massimo risarcimento monetario in caso di sinistro. Oltre quel livello, è l’assicurato a rispondere per i danni subiti. Il massimale può essere però accompagnato da sub-massimali, ossia limitazioni per prestazioni specifiche

Ad esempio, un’assicurazione salute può prevedere un massimale di 50.000 Euro annui per rimborso spese mediche, ma può includere un sub-massimale di 10.000 Euro per un determinato tipo di intervento chirurgico.

Lo scoperto è la percentuale del danno “non coperto” dalla garanzia. 

Ad esempio, se ho una garanzia con massimale da 10.000€, scoperto del 20% e una richiesta di rimborso per 5.000€, l’assicurazione rimborserà l’80% di 5.000€, lo scoperto è pari al restante 20%, 1.000€ e sarà a carico del contraente.

La franchigia, invece, è l’importo fisso prestabilito che rimane a carico dell’assicurato in caso di danno. 

Ad esempio, se ho una garanzia con massimale da 10.000€, franchigia di 1.000€ e una richiesta di rimborso per 5.000€, l’assicurazione rimborserà 4.000€ mentre la franchigia sarà a carico del contraente.

La carenza è un periodo temporale nel quale la copertura non è operante pur essendo stato pagato il premio di competenza. Ha lo scopo di evitare all’assicuratore la copertura di eventi preesistenti all’entrata in vigore della copertura. 

Ad esempio, se la tua polizza rimborso spese mediche dovesse prevedere un periodo di carenza di 30 giorni, per il primo mese le spese da malattia non sono rimborsabili. Di solito le polizze salute non applicano un periodo di carenza nel caso di infortuni, mentre applicano un periodo di carenza di 270 giorni sulle garanzie per il parto o aborto terapeutico.

Il minimo non rimborsabile è l’importo minimo che non è coperto quando si chiede un rimborso. 

Facciamo alcuni esempi pratici: il base livello 3 nella garanzia Ricovero ha uno scoperto del  20% e un minimo non rimborsabile in caso di regime rimborsuale di 750€.

Se ho un ricovero dal costo di 3.000€ e scelgo di effettuarlo in una struttura non presente tra le 5.000 del network, dovrò anticiparne il costo e quindi chiederne il rimborso, la copertura rimborserà 2.250€, cioè 3.000€ meno i 750€ di minimo non rimborsabile,  perché in questo caso il 20% di scoperto è pari a 600 € (20% di 3.000 €) che è minore di 750€

Se il ricovero costasse invece 5.000€, la copertura rimborserà 4.000 €, cioè 5.000 meno il 20% di scoperto che in questo secondo caso è 1.000€ (20% di 5.000€)  

Tutte queste complicazioni non si applicano nel caso di regime diretto, cioè se il ricovero avviene in una struttura convenzionata, dove abbiamo sempre una copertura del 100% del costo del ricovero, senza nessuna anticipazione da parte dell’assicurato.

L'assicurazione salute

Le opzioni che una persona ha per la gestione del proprio rischio sulla salute sono 3:

  • acquisto di un’assicurazione salute per il rimborso spese mediche presso agenzia, broker o direttamente on-line dalla compagnia
  • associazione ad una società di mutuo soccorso, in gergo detta mutua
  • associazione della propria azienda ad una cassa di assistenza sanitaria, in gergo una cassa

L’Assicurazione rimborso spese mediche protegge dal rischio di spese impreviste legate a infortuni e malattie. 

Come macro-categorie generali possiamo trovare tre tipi garanzie:

  • alla prima tipologia  appartengono le garanzie per spese mediche ospedaliere, come ad esempio i ricoveri in caso di infortunio o malattia
  • la seconda tipologia si riferisce invece alle garanzie per la cura e prevenzione dentale, come ad esempio visite di controllo annuali, interventi per ortodonzia o per cure dentali 
  • appartengono invece alla terza macro-categoria le garanzie per le spese mediche extra-ospedaliere, come ad esempio una visita ambulatoriale, un esame del sangue, le cure oncologiche ma anche le cure fisioterapiche di riabilitazione

Un’indennità da ricovero è una copertura con la quale viene corrisposta all’assicurato una diaria per ciascun giorno di degenza ospedaliera e per un periodo massimo stabilito nel contratto assicurativo.

Per regime rimborsuale si intende il processo classico, ovvero, una volta ricevuta la prestazione sanitaria, puoi richiedere un rimborso presentando i documenti che attestano la spesa sostenuta.

Per regime diretto si intende invece il caso in cui il cliente, tramite la app del nostro TPA (third party administrator, i.e., MyAssistance) prenoti una prestazione nel network convenzionato. Il cliente quindi non dovrà anticipare il costo delle cure.

Una società di mutuo soccorso, detta mutua, è tipicamente un’associazione senza scopo di lucro, che ha il fine di proteggere i propri associati da eventi dannosi per la persona, come appunto malattia e infortuni. Queste associazioni sono aperte alle sole persone fisiche, gli associati. Ciascun associato paga una quota annuale e la mutua offre protezione dal rischio di spese mediche impreviste. Le mutue possono scegliere di trasferire a loro volta il rischio della collettività dei propri associati verso una compagnia di assicurazione.

Anche la cassa di assistenza, detta cassa, è un’associazione senza fini di lucro. Questa tipologia di associazione si rivolge però prevalentemente alle aziende, per offrire tutela sanitaria verso i dipendenti delle stesseLe aziende aderiscono alla cassa come associati, pagando una quota annuale, e si iscrivono al programma di rimborso spese mediche, con lo scopo di tutelare i propri dipendenti. Anche la cassa, proprio come la mutua, può scegliere di trasferire il proprio rischio verso una compagnia di assicurazione.

Le esclusioni sono tutto ciò che è espressamente escluso dalla polizza sanitaria: ad esempio patologie preesistenti al contratto influenti e volutamente nascoste.

L’assicurazione in se non è detraibile, tuttavia una particolare forma di copertura sanitaria lo è: l’adesione a una società di mutuo soccorso, detta mutua.

Le mutue hanno uno scopo sociale e il loro utilizzo è incentivato dallo Stato.

I contributi associativi, godono della detrazione del 19%, al pari di qualsiasi spesa medica, con un limite massimo pari a 1.291,14€ l’anno per persona.