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Facilitare l’accesso alle cure per favorire l’employee retention

In un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo, la retention dei dipendenti diventa un elemento cruciale per il successo di ogni azienda.

In un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo, la retention dei dipendenti diventa un elemento cruciale per il successo di ogni azienda. Un team stabile e motivato rappresenta un importante valore aggiunto, poiché riduce i costi legati all’assunzione e alla formazione di nuovi collaboratori, oltre a preservare il know-how interno e creare un ambiente di lavoro positivo e favorevole alla crescita professionale.

Numerosi studi dimostrano che una employee retention efficace porta innumerevoli benefici all’azienda, tanto da motivare alcune grandi aziende a farne il proprio punto di forza. Osservando i programmi di retention adottati dalle aziende, si notano prodotti e servizi strategici che valorizzano i dipendenti e il loro benessere.

Uno di questi è l’assicurazione sanitaria, soprattutto quando offerta come benefit aziendale. Questo tipo di copertura assicura un ambiente di lavoro più soddisfacente perché i dipendenti si sentono supportati e protetti riguardo alla propria salute. Una copertura sanitaria completa e di qualità può essere un fattore decisivo nella scelta di rimanere in un’azienda a lungo termine.

Cos’è l’employee retention e come calcolarla

L’employee retention è un indicatore chiave per valutare la stabilità e il successo aziendale nel lungo termine. Rappresenta la capacità di trattenere i dipendenti nel tempo e si calcola dividendo i dipendenti “rimasti” a fine anno per quelli presenti in azienda all’inizio dell’anno e moltiplicando il risultato per 100. Il valore ottenuto indica il tasso di retention.

Ad esempio, se un’azienda inizia l’anno con 1000 dipendenti e ne rimangono 550 alla fine dell’anno (escludendo i nuovi assunti), il tasso di retention sarà del 55%, calcolato come 550/1000×100.

Il tasso di retention può essere influenzato da diversi fattori, come la qualità dell’ambiente lavorativo, le opportunità di crescita professionale, i benefit offerti e il generale livello di soddisfazione dei dipendenti. Comprendere e monitorare attentamente questi elementi è fondamentale per sviluppare strategie mirate a migliorare la retention e, di conseguenza, il successo complessivo dell’azienda.

Tuttavia, nonostante i migliori sforzi, ci possono essere casi in cui la retention rate dei dipendenti non è completamente controllabile dall’azienda. Alcuni dipendenti potrebbero andarsene per motivi personali, per cambiare carriera o a causa di fattori esterni. I retention plan sono fondamentali in questo caso per ridurre al minimo il ricambio di personale.

L’importanza dell’employee retention: perché migliorarla e le conseguenze del turnover

Migliorare l’employee retention è cruciale per qualsiasi azienda, poiché presenta una serie di benefici significativi. Innanzitutto, un alto livello di retention porta ad un aumento dell’efficienza e della produttività. I dipendenti che si sentono protetti e valorizzati sono più coinvolti nel loro lavoro e sono disposti a mettere in gioco il massimo delle proprie capacità, contribuendo così a migliorare i risultati dell’azienda.

Un altro vantaggio fondamentale è la creazione di una forza lavoro stabile, che favorisce la continuità delle operazioni aziendali. I dipendenti che rimangono a lungo in azienda acquisiscono una conoscenza approfondita dei processi interni, delle politiche e dei valori aziendali, semplificano la condivisione di informazioni e conoscenze interne, e portano a una maggiore coesione tra i team di lavoro. Di conseguenza, garantiscono la crescita professionale di tutta l’organizzazione e contribuiscono direttamente al successo dell’azienda.

Un ambiente di lavoro positivo è un ulteriore fattore d’influenza per l’employee retention. Quando i dipendenti si sentono apprezzati, coinvolti e supportati, sono più propensi a rimanere fedeli e a impegnarsi per il successo dell’azienda.

D’altra parte, un alto tasso di turnover ha conseguenze negative: in caso di frequenti cambi di personale, l’azienda deve affrontare costi aggiuntivi per la selezione e la formazione di nuovi collaboratori, e questi costi possono incidere significativamente sul bilancio aziendale.

Inoltre, il turnover porta alla perdita di esperienza e competenze specifiche: i dipendenti che lasciano l’azienda portano con sé le loro conoscenze e abilità, creando un vuoto che può essere difficile da colmare. Questa mancanza di continuità può influenzare negativamente le operazioni aziendali e compromettere la qualità del lavoro.

Un’alta rotazione del personale mette anche a rischio la crescita e la competitività dell’azienda sul mercato. Il processo di selezione e formazione di nuovi dipendenti richiede tempo e risorse, che potrebbero essere impiegate in altre attività volte a migliorare il business e la sua posizione sul mercato.

L’assicurazione salute come elemento differenziante del retention plan aziendale

Per costruire un retention plan efficace e limitare il churn rate, il “tasso di abbandono”, è essenziale considerare diverse strategie che dimostrino un’attenzione reale e concreta verso il benessere dei collaboratori. L’assicurazione salute, in questo senso, ha una duplice funzione. Da un lato, rappresenta un segno tangibile dell’impegno aziendale nel fornire supporto e protezione ai propri dipendenti: questo benefit può includere la copertura medica per controlli, visite specialistiche e interventi. Talvolta, la copertura può includere anche programmi di prevenzione e l’accesso a iniziative legate al benessere. Accedendo regolarmente a controlli e visite mediche preventive, i dipendenti sono più consapevoli della loro salute e possono affrontare tempestivamente eventuali problematiche, riducendo così le assenze per malattia e migliorando la loro produttività.

Dall’altro lato, un’assicurazione salute completa e di qualità rappresenta uno strumento di differenziazione per l’azienda nel mercato del lavoro. In un contesto sempre più competitivo, i talenti di alto livello cercano spesso un pacchetto di benefit completo che includa una copertura sanitaria solida. Questo tipo di vantaggio può quindi rendere l’azienda più attraente per i candidati qualificati e potenzialmente ridurre il turnover.

Oltre a questo va considerato che il Sistema Sanitario Nazionale italiano è sempre stato considerato uno dei migliori e più socialmente equi a livello europeo. Per questo motivo l’assicurazione salute aziendale è ancora poco diffusa tra le PMI italiane. Tuttavia, il futuro della sanità pubblica italiana è a rischio: è prevista una contrazione sia in termini di spesa complessiva che in termini di offerta di medici di base. In un contesto in cui le PMI italiane sono ancora scettiche sull’implementazione di piani di assicurazione salute, un’azienda che fa questa scelta non solo si posiziona come all’avanguardia e innovativa, ma dimostra anche una visione proattiva nell’affrontare le sfide sanitarie in evoluzione.

In conclusione, l’assicurazione salute emerge come uno strumento di enorme valore all’interno di un piano di retention aziendale. Essa non solo riflette l’impegno concreto dell’azienda nel salvaguardare il benessere dei propri dipendenti, offrendo coperture per controlli, visite specialistiche e interventi, ma svolge anche un ruolo cruciale nel contesto più ampio della competitività sul mercato del lavoro e comunica gli interessi e la vision sul lungo periodo dell’azienda.

 

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