La maternità è un periodo di gioie e soddisfazioni, ma può anche essere accompagnato da sfide importanti. La depressione prenatale e postpartum sono disturbi comuni che possono influire negativamente sulla salute mentale e sul benessere delle madri. Conoscere i fattori di rischio e i sintomi permette di applicare quanto prima strategie preventive o di cura.
Riconoscere la depressione prenatale e postpartum
Il periodo prima del parto e quello successivo sono momenti particolarmente delicati che comportano il rischio di sviluppare disturbi depressivi come la depressione prenatale, che si verifica durante la gravidanza, e quella postpartum, che si manifesta dopo il parto. Entrambi i disturbi possono essere causati da una complessa combinazione di fattori biologici, ormonali, psicologici e sociali. La depressione prenatale e postpartum possono portare a sentimenti di tristezza, ansia, irritabilità, disinteresse per le attività quotidiane, disturbi del sonno, cambiamenti di appetito, difficoltà a concentrarsi, sensazioni di colpa o inadeguatezza, e pensieri ricorrenti di autolesionismo o di far del male al bambino.
Fattori di rischio e diffusione
Esistono alcuni fattori di rischio comunemente associati ai disturbi depressivi legati alla gravidanza. Ad esempio, disturbi ansiosi o depressivi precedenti, eventi stressanti o una bassa autostima possono gravare sulla psiche della donna e aumentare il rischio di sviluppare depressione prenatale o postpartum. Il sostegno dall’esterno è anch’esso cruciale: un supporto sociale limitato o una relazione di coppia insoddisfacente sono ulteriori fattori di rischio.
In aggiunta, oggi le donne sono ancora più a rischio di sviluppare disturbi depressivi durante la gravidanza o dopo il parto. Lo studio “Prevalence of Prenatal Depression Symptoms Among 2 Generations of Pregnant Mothers” pubblicato sul Journal of the American Medical Association nel 2018 ha evidenziato che la percentuale di donne che soffrono di depressione perinatale, un termine che si riferisce alla depressione che si verifica durante e dopo la gravidanza, è aumentata negli ultimi vent’anni. Altri studi confermano che le donne che sviluppano sintomi depressivi, sia prepartum che postpartum, sono principalmente quelle che hanno ricevuto meno supporto sociale durante la gravidanza. In particolare, queste sarebbero cinque volte più a rischio di sviluppare la depressione postpartum.
Prevenire i disturbi depressivi in gravidanza e dopo il parto
Riconoscere i sintomi precocemente permette di agire per tempo e ricevere un aiuto mirato. Tuttavia, esistono anche strategie preventive applicabili prima della comparsa dei sintomi: comportamenti e abitudini sane che agevolano il percorso della gravidanza. Uno degli elementi chiave riguarda, come già menzionato, la presenza di una rete di sostegno adeguata. Lo studio “The effect of social support around pregnancy on postpartum depression among Canadian teen mothers and adult mothers in the maternity experiences” del 2014 ha dimostrato che avere una rete di supporto solida, composta da partner, familiari, amici o gruppi di sostegno, può aiutare le madri ad affrontare meglio le sfide e riduce il rischio di sviluppare disturbi depressivi.
A questo elemento va unito uno stile di vita sano ed equilibrato, che comprende una corretta alimentazione e l’esercizio regolare. Lo studio “Diet and mental health in pregnancy: Nutrients of importance based on large observational cohort data” pubblicato nel 2022 ha evidenziato che una dieta equilibrata e ricca di nutrienti come frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, ha un impatto positivo non solo sul benessere corporeo, ma anche sulla salute mentale delle donne in gravidanza.
Anche l’esercizio regolare, in accordo con le indicazioni mediche, aiuta a ridurre lo stress, a migliorare l’umore e ad aumentare il generale livello di benessere. Partecipare a corsi preparto è un’ulteriore strategia preventiva efficace. Questi corsi forniscono informazioni e preparano le future mamme ad affrontare le sfide fisiche ed emotive legate alla gravidanza e alla maternità.
Inoltre, non bisogna dimenticare l’importanza di prendersi del tempo per sé e ritagliarsi dei momenti di relax o di svago. Le attività variano da mamma a mamma, e possono spaziare dalla lettura di un buon libro, alla passeggiata all’aria aperta, alla pratica della meditazione o semplicemente al concedersi una serata al cinema o un appuntamento con amici di fiducia.
L’importanza di riuscire a chiedere aiuto
In ultimo, è fondamentale chiedere aiuto in caso di sintomi depressivi o segnali di malessere psicologico. Non bisogna esitare a rivolgersi a un professionista, che può essere un medico, un ginecologo o una figura specializzata in salute mentale. Il report “Perinatal depression: A review” pubblicato dalla Cleveland Clinic Journal of Medicine nel maggio 2020 rivela come la depressione prenatale affligga tra il 10% e il 20% delle donne statunitensi in dolce attesa. La percentuale aumenta nel periodo successivo al parto: l’articolo “Postpartum Depression” di Saba Mughal pubblicato dalla National Library of Medicine indica come circa una donna su sette possa sviluppare la depressione postpartum.
Ricevere un supporto adeguato e le eventuali cure necessarie può fare la differenza nel prevenire e affrontare i disturbi perinatali, e in ultimo nel proteggere la salute mentale delle madri e aiutarle a godere di una maternità sana.