Molte aziende offrono ai propri dipendenti una copertura sanitaria attraverso polizze obbligatorie, come il Fondo Est o il Fondo Metasalute. Tuttavia, gli amministratori spesso non beneficiano di questa protezione e devono sottoscrivere polizze individuali, meno vantaggiose e con costi elevati. Integrare una polizza sanitaria aziendale garantisce agli amministratori tutele migliori per sé stessi e il proprio nucleo familiare, e vantaggi fiscali per la loro azienda.
La polizza sanitaria aziendale per gli amministratori
Le polizze sanitarie obbligatorie, destinate ai lavoratori dipendenti, offrono una copertura di base per visite mediche, esami diagnostici e interventi. Tuttavia, gli amministratori, non essendo lavoratori subordinati, non possono accedervi direttamente. Questo li costringe a stipulare polizze individuali, che comportano costi più elevati, esclusioni per malattie pregresse e condizioni contrattuali meno favorevoli rispetto ai piani collettivi aziendali.
Le aziende possono ovviare a queste limitazioni con una polizza sanitaria aziendale, che può essere estesa a tutte o solo alcune categorie di lavoratori dipendenti, inclusi gli amministratori. Se il numero di amministratori è superiore a tre, questi possono anche essere gli unici beneficiari della polizza.
Questa soluzione permette agli amministratori di accedere a piani sanitari più completi e vantaggiosi rispetto a una polizza individuale, senza limitazioni per malattie pregresse perché senza questionario anamnestico, e con costi inferiori rispetto a una soluzione privata.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di estendere la copertura anche ai familiari, i quali, come gli amministratori, potranno accedere a un’ampia rete di strutture convenzionate.
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I vantaggi fiscali per gli amministratori
Uno dei principali benefici della polizza sanitaria aziendale è il vantaggio fiscale che deriva dall’adesione a una Cassa di Assistenza. I contributi versati dall’azienda per la copertura sanitaria sono detraibili e, fino a un importo di €3.615,20 all’anno per dipendente, non costituiscono reddito imponibile. Questa normativa permette un risparmio economico notevole per le imprese di tutte le dimensioni.
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Le uniche condizioni per accedere ai benefici fiscali sono:
- l’adesione a una Cassa di Assistenza;
- il limite annuale di €3.615,20 di contributi per dipendente;
- l’applicazione della copertura a intere categorie di lavoratori, e non “ad personam”.
La categoria coperta dalla polizza può anche corrispondere esclusivamente a quella degli amministratori, se questi sono almeno tre.