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Fabbisogno Sanitario Nazionale: analisi e sfide per la sanità

Tutti i dati sul Fabbisogno Sanitario Nazionale: definizione, rapporto con il PIL, criticità attuali e proiezioni economiche per il 2024-2026.
Fabbisogno Sanitario Nazionale dati analisi

Il Fabbisogno Sanitario Nazionale, quando è adeguatamente finanziato, garantisce il corretto funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e la sua applicazione uniforme su tutto il territorio. Le risorse attuali destinate al FSN, e quelle previste per gli anni futuri, sono sufficienti? I dati del 7° Rapporto GIMBE lanciano un campanello d’allarme ed evidenziano un trend negativo negli ultimi anni.

Cos’è il Fabbisogno Sanitario Nazionale e come si calcola?

Il Fabbisogno Sanitario Nazionale (FSN) è il budget annuale per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano. Questa somma viene stabilita annualmente dallo Stato per gli anni successivi e viene ripartita tra le Regioni per garantire l’erogazione uniforme dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) su tutto il territorio nazionale.

I Livelli Essenziali di Assistenza sono le prestazioni e i servizi che il SSN garantisce a tutti i cittadini, come il pronto soccorso, i ricoveri ospedalieri e le vaccinazioni.

Il FSN viene stabilito sulla base di diversi fattori, tra cui:

  • le esigenze sanitarie della popolazione, come l’invecchiamento demografico;
  • il livello di spesa storica, per cui i costi registrati negli anni precedenti influenzano la determinazione dei fondi futuri;
  • l’andamento dell’economia, in quanto l’importo stanziato deve rispettare i vincoli di bilancio pubblico.

La cifra viene definita annualmente attraverso la Legge di Bilancio e successivamente ripartita alle Regioni secondo un sistema che considera, oltre all’età media della popolazione, il tasso di mortalità sotto i 75 anni e alcuni indicatori delle condizioni socio-economiche, quali la povertà relativa, il livello d’istruzione e la disoccupazione.

Diversa è la spesa sanitaria pubblica, cioè la spesa effettivamente sostenuta dagli enti della Pubblica Amministrazione e valutata alla fine dell’anno fiscale.

I dati sul rapporto tra FSN e PIL

Un indicatore fondamentale per valutare l’adeguatezza del Fabbisogno Sanitario Nazionale è il rapporto tra FSN e PIL. Secondo le proiezioni economiche, il rapporto tra FSN e PIL è in graduale calo da circa 10 anni, con un picco raggiunto nel 2020, anno della pandemia da COVID-19. Tuttavia, al 2024 si prevede un rapporto pari al 6,4% che si ridurrà ulteriormente fino al 6,2% nel 2027.

Il tutto in un contesto in cui diversi enti istituzionali, come il Ministero della Salute, l’OMS e l’ISTAT, sottolineano la necessità di riportare la spesa sanitaria almeno al 7% del PIL per garantire un SSN sostenibile.

Rapporto tra Fabbisogno Sanitario Nazionale (FSN) e PIL

Il divario tra FSN e inflazione

Quando il FSN è inferiore alle necessità effettive o non tiene il passo con l’inflazione, diventa incapace di coprire adeguatamente i servizi sanitari essenziali. In questo caso, o si adottano misure di contenimento dei costi, come tagli ai servizi, rinvii di interventi o riduzioni di personale, o si aumentano le tasse o il debito pubblico per colmare il divario.

Guardando l’andamento del FSN e i dati sull’inflazione tra il 2014 e il 2024, questo disallineamento diventa evidente. Ad esempio, l’inflazione nel 2022 ha registrato un picco dell’8,1%, ma il FSN è aumentato solo del 2,96%. Allo stesso modo, nel 2023 l’inflazione è salita del 5,7% ma il FSN solo del 2,79%.

Comparazione tra inflazione e variazione annua FSN

Solo nel 2020 il FSN ha superato l’inflazione (-0,20% contro 5,36%), ma questo va attribuito alle misure straordinarie legate alla pandemia e non ha compensato le carenze degli anni precedenti né dei successivi.

Fabbisogno Sanitario Nazionale nominale e FSN a parità di potere d'acquisto

Che cosa succede in caso di emergenza?

In situazioni straordinarie, il FSN viene aumentato per far fronte ai costi aggiuntivi. Ad esempio, durante la pandemia (2020-2022) sono stati stanziati ulteriori 11,6 miliardi di euro per affrontare l’emergenza sanitaria.

Le risorse sono state stabilite progressivamente tra marzo 2020 e settembre 2022 attraverso 13 decreti legge che hanno stanziato risorse ad hoc per la gestione dell’emergenza COVID-19 e per sostenere i maggiori costi energetici delle strutture del SSN, per complessivi €11.584,3 milioni. Di questi, €5.506 milioni hanno incrementato il FSN e €6.078,3 milioni sono stati utilizzati per altre spese legate all’emergenza.

Destinazione risorse Fabbisogno Sanitario Nazionale

Proiezioni e criticità per il futuro

Dal 2010 al 2019, secondo i dati del 7° Rapporto GIMBE, il FSN è cresciuto in modo lineare (8,2 miliardi totali), ma con incrementi che nella maggior parte degli anni non riuscivano a coprire l’inflazione. Solo nel biennio 2020-2022 si è registrato un aumento significativo (+3,4% annuo in media), ma dal 2022 gli aumenti annuali sono tornati ad essere insufficienti rispetto all’inflazione.

La Legge di Bilancio 2024 prevede per il 2024-2026:

  • 134 miliardi per il 2024;
  • 135,2 miliardi per il 2025;
  • 135,7 miliardi per il 2026.

Crescita del Fabbisogno Sanitario Nazionale e proiezione

Tuttavia, questi incrementi potrebbero non coprire l’inflazione, né i costi dei rinnovi contrattuali del personale o l’aumento dei costi energetici. Se il trend attuale non verrà invertito, il rischio è un progressivo deterioramento della capacità di erogare servizi da parte del sistema sanitario pubblico, che potrà garantire solo un accesso limitato ai servizi essenziali.

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